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Gli Scorpions e Greenpeace

30 Nov

Roma, Italia — La famosa band tedesca torna in Brasile dedicando il proprio tour alla protezione della foresta amazzonica. Hanno sorvolato la regione orientale del Parà con il Cessna di Greenpeace, osservando aree colpite dalla deforestazione, il taglio illegale, gli incendi ma anche la bellezza dei paesaggi forestali ancora intatti. Con le immagini dell’Amazzonia Greenpeace ha prodotto un bellissimo video per la canzone “Send me an angel”, un classico degli Scorpions.

“Questo volo mi ha lasciato con uno strano mix di emozioni” dichiara Meine “La tristezza per tutta questa distruzione ma anche la sensazione di sentirmi veramente fortunato per aver potuto vedere una delle parti più belle del mondo, intatta e meravigliosa. L’Amazzonia è una regione di straordinaria bellezza e allo stesso tempo fondamenatle per l’equilibrio del clima e del nostro pianeta. Vedere la natura intatta è una sensazione bellissima ma alla stesso tempo da la misura della gravità delle azioni degli uomini contro di essa.”

In tutte le tappe dello Humanity Tour di quest’anno gli Scorpions allestiranno il palco con striscioni di Greenpeace per uno stop immediato alla deforestazione in Amazzonia. Durante tutti i concerti inoltre verrà proiettato il video che Greenpeace ha prodotto apposta per la loro canzone “Send me an Angel”.

Greenpeace essprime gratitudine per la loro attività di sensibilizzazione, sperando che i loro concerti insieme al video di ‘Send me an Angel’ possa stimolare la gente ad agire per la protezione del più grande polmone verde del pianeta. È di fondamentale importanza che il Brasile, quarto paese emettitore di gas serra al mondo, metta in atto delle drastiche misure per fermare la distruzione dell’Amazzonia. Il 75% delle emissioni globali del Brasile, infatti, sono determinate proprio dalla deforestazione. Non c’è più tempo da perdere.

greenpeace

Oscuramento Mondiale

17 Set

Il 17 Settembre 2008 dalle 21:50 alle 22:00.
Si propone di spegnere tutte le luci e se possibile anche gli elettrodomestici,
affinchè il nostro paese possa respirare un po’.
Se la risposta è massiva, l’energia che si può risparmiare è tantissima.
Solo per 10 minuti e guarda che succede.
Stiamo al buio solo per 10 minuti, prendiamo una candela e semplicemente la guardiamo
e staremo respirando così come il nostro.
Ricorda che l’unione fà la forza ed Internet può avere grande potere e può essere di
grande aiuto, tutto potrà essere più grande.

Passa la notizia , e se hai amici che vivono in altri paesi, invialo anche a loro.

2,5 MLD DI PERSONE SENZA SERVIZI IGIENICI

15 Ago

ROMA, 14 AGO – Due miliardi e mezzo di persone in tutto il mondo non hanno ancora accesso a servizi igienici adeguati, con i problemi che ne derivano. Basti pensare che 5mila bambini muoiono ogni giorno a causa della diarrea. Il 20% della popolazione mondiale in 30 Paesi deve fronteggiare problemi di carenza di acqua, percentuale che si stima arrivi al 30% in 50 paesi nel 2025. Questi alcuni numeri delle Nazioni Unite sul fronte dell’acqua, tema al centro della Settimana mondiale al via sabato prossimo a Stoccolma. I maggiori esperti in materia, 2.500 provenienti da 14 Paesi, dovranno affrontare ”Progressi e prospettive sul tema dell’acqua: per un mondo pulito e in salute con particolare attenzione all’accesso ai servizi igienici”. Oltre 200 le organizzazioni partecipanti, insieme al promotore dell’evento, l’Istituto internazionale dell’acqua di Stoccolma (Siwi), faranno il punto sul quadro attuale, che vede acuirsi la lotta alle risorse, come terra e acque, fra emergenza cibo e bioeenergie, con i cambiamenti climatici a incidere sul bilancio di oro blu. Nettamente diviso fra ricchi e poveri, il mondo oggi vede una media di consumo dell’oro blu da parte di un europeo di circa 200 litri al giorno, che diventano 400 litri per un nordamericano, contro i 10 litri in media a disposizione di un persona povera nei Paesi in via di sviluppo, per bere, fare il bucato e cucinare. A giocarsi la partita principale comunque oggi e’ l’Asia, con quasi due terzi della popolazione mondiale, di cui due miliardi senza avere un accesso sufficiente ad acqua potabile e servizi igienici.(ANSA)

Acqua Madre Matrigna

9 Apr

Gli anni in tasca

Rassegna internazionale della produzione cinematografica sul tema dell’acqua.
Edizione 2008 “Acqua Madre Matrigna”
8-11 Maggio 2008, “Star City Cinemas” Rastignano (Bologna)

Il duplice aspetto dell’acqua come madre, che dà la vita e come matrigna che distrugge, è uno dei focus delle pellicole selezionate. L’attenzione all’ambiente, all’ecologia, al consumo critico dell’acqua, viene catalizzata attraverso immagini in movimento sul grande schermo cinematografico: racconti scritti con la pellicola o altri supporti che, di volta in volta, celebrano l’oscura magnificenza delle acque degli abissi marini, la preziosa riserva liquida in luoghi desertici, la carica inquinante delle nubi contaminate, sanciscono la misura della follia umana, nel riscaldamento globale del pianeta, denunciano l’avvenuta trasformazione dell’acqua in oggetto di scambi commerciali; numerose declinazioni artistiche per celebrare, nella bellezza e nell’orrore, questo elemento naturale, indispensabile alla sopravvivenza umana, animale e vegetale.

La prima edizione del Festival, che gode del patrocinio morale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, si svolgerà dall’8 all’11 Maggio 2008 nel Comune di Pianoro (Bologna) e nel territorio della Comunità Montana Cinque Valli Bolognesi.
Direzione Artistica: Associazione Culturale “Gli Anni in Tasca”, Bologna.
In collaborazione con Cineteca Bologna, Associazione Culturale CaraCult, Rivista “FuoriVista”.
Nell’ambito del FinzFestival è indetto un concorso per il miglior cortometraggio legato al tema del festival: “Acqua Madre Matrigna”. Le opere dovranno essere presentate entro il 20 aprile 2008.

Eventi

Proiezioni mattutine per le scuole
Cinema Star City di Rastignano
INGRESSO LIBERO SU PRENOTAZIONE

Per informazioni e prenotazioni:
Catia Aliberti
Comune di Pianoro – Tel. 051 6528083
orari: giovedì 14.30-17.30 – venerdì e sabato 10.30-13.00 e 14.30-17.3
mail: infopoint@comune.pianoro.bo.it

Greenopoli grande iniziativa

2 Apr

Vi riporto a seguire il post di un amico con una utile iniziativa per l’ambiente, ringrazio Caramon per la dritta

Cari lettori, è con mio sommo piacere che oggi vi parlo di una iniziativa davvero speciale.
Forse il termine iniziativa non è sufficiente a descrivere ciò che ho da presentarvi, in quanto non è solo questo, ma è anche una filosofia di vita, un progetto, un modo di pensare e un modo di agire.
E tutto questo è stato condensato nella parola Greenopoli!

Vi domanderete: e di cosa si tratta?
Greenopoli, fondamentalmente, è un luogo dove si scambiano idee.
Nasce con l’intenzione di arricchire ognuno di noi attraverso uno strumento tanto bello quanto tremendo: IL LIBERO PENSIERO. Ma badate, non è il libero pensiero che molti di noi tendiamo a banalizzare o, peggio ancora, a confondere con la demagogia…ho visto tanti blog e tanti siti dove si confonde la libertà di parola con quest’ultima, vi posso assicurare che non è il caso di Greenopoli!

Le sue regole sono semplici: non bisogna trasmettere informazioni dall’alto verso il basso e non bisogna rimanere inerti a ciò che ascoltiamo, ma è opportuno sedersi tutti insieme vicino ad una “tavola rotonda” e iniziare a CONDIVIDERE le nostre conoscenze. E basta? No! Il bello è quello che viene dopo: discutere e confrontarsi (ordinatamente..).

L’ argomento principale di Greenopoli è l’ Ambiente, la Sostenibilità, il cosiddetto “Problema dei Rifiuti” (chiunque lo visiterà inizierà a guardare questo argomento da un’ottica diversa) e la Solidarietà, ma, in virtù di quanto detto, ognuno è libero di aprire una discussione su qualsiasi tema! Ciò che vige sovrano è soltanto il rispetto delle persone e delle opinioni altrui!

Prima ho parlato dell’estraneità di Greenopoli alla banalizzazione e alla demagogia.. e sì! Oltre al libero pensiero, è presente, infatti, la professionalità e la competenza dell’autore e dei suoi collaboratori.
Infatti l’ideatore e il curatore del progetto è il Prof. Ing. Giovanni De Feo, professore di Ingegneria Sanitaria Ambientale all’Università degli Studi di Salerno, nonchè esperto dei fenomeni di inquinamento e del trattamento dei rifiuti.
E’ affiancato nel suo lavoro dall’ Ing. Sabino De Gisi, impegnato nella progettazione e gestione di impianti di depurazione delle acque reflue, dall’ Ing. Carmela Malvano, impegnata nella progettazione dei sistemi di gestione e trattamento dei rifiuti solidi urbani e dal sociologo Alessandro Guarino, impegnato con le problematiche sociali dei portatori di handicap e con la loro integrazione. Insomma persone esperte.

Infatti, chi visiterà il sito, potrà notare articoli davvero interessanti (sia dal punto di vista tecnico che non) su temi a noi molto vicini in questi giorni, ad esempio, tra tanti, i Rifiuti e l’ Acqua.

Ovviamente non mancano nè l’ironia, nè il sorriso.

Penso di essermi dilungato anche troppo..e spero di avervi detto il meno possibile, perchè il bello sta nel partecipare!
Io ho deciso di seguire Greenopoli, mi trovo bene e ho anche la possibilità di imparare e scoprire nuove cose.
Spero, dunque, che anche voi partecipiate attivamente e che diate il vostro contributo.
Nel sito troverete anche l’indirizzo email per contatti, domande o quant’altro!

E se il progetto vi piace, vi siete affezionati o semplicemente siete in linea con tali idee, potreste inserire il link o il banner nel vostro blog o sito. Questo darà occasione anche agli altri di conoscere Greenopoli e di unirsi alla sua tavola rotonda!!!

Apertura Network Terrainagonia

11 Mar

Stò preparando un network per farvi partecipare attivamente

Visita Terra in Agonia

Eroi dei videogiochi contro gli agenti tossici

9 Gen

Roma, Italia — Greenpeace arruola tre eroi dei videogiochi per chiedere ai giganti dell’elettronica – Sony, Microsoft e Nintendo – di eliminare le sostanze pericolose dai loro prodotti. Master Chief, Mario e Kratos lotteranno alla conquista di un futuro libero da composti chimici tossici. Greenpeace invita i fan dei videogiochi a unirsi alla nuova sfida per consolle più verdi.

Il settore delle consolle è cresciuto del 15 per cento nel 2006, registrando una vendita di ben 62,7 milioni di unità con un fatturato annuo di 21 miliardi di euro. Nintendo, Sony e Microsoft dominano il mercato rispettivamente con quote di mercato del 42, 40 e 18 per cento. Anche se questi prodotti includono componenti comuni ai PC – ma con livelli più bassi di inquinanti – i produttori non hanno raggiunto alcun progresso riguardo alla riduzione del carico tossico dei loro prodotti.

Alcuni giorni fa Greenpeace ha lanciato sul web il video “Clash of the Consoles: Battle for the Future”. È un video indirizzato agli amanti dei videogiochi dove Master Chief di Microsoft, Mario di Nintendo e Kratos di Sony competono per il prezzo di una consolle più verde. Nel sito i fan possono comparare le rispettive console in merito a contenuto tossico, riciclaggio ed efficienza energetica, oltre che sostenere quella preferita per spingerla a diventare verde.

Questa iniziativa è parte della campagna di Greenpeace volta a spingere l’intero settore dell’elettronica ad andare oltre l’attuale legislazione ed eliminare le sostanze pericolose contenute nei propri prodotti. Grazie all’Ecoguida ai prodotti elettronici, produttori di cellulari e computer hanno già fatto passi avanti a riguardo.

In testa alla lista di Greenpeace ci sono i ritardanti di fiamma bromurati e la plastica in PVC, il cui impiego negli articoli di consumo può portare a un loro accumulo nell’ambiente e nei tessuti animali. I lavoratori impiegati negli impianti di produzione, o in quelli di riciclo, potrebbero essere i soggetti più a rischio.

In paesi come Cina e India i bambini sono impiegati presso i cantieri di demolizione per smantellare a mani nude prodotti elettronici usati nei paesi ricchi. E i fan delle consolle non devono permettere che persone della loro stessa età ma di altri paesi possano soffrire per il loro intrattenimento. Per vedere il video cliccare sul banner

greenpeace

5xmille

Into the Wild Trailer

24 Dic

Into the Wild – Trailer

Garantito questo sarà il film dell’anno, un inno alla libertà e alla natura

Un autodromo nel bosco….Siamo fuori di testa

12 Dic

cingoli

A Cingoli un autodromo nel bosco
Il sindaco del paesino in provincia di Macerata vuole costruire una pista nei pressi di un’area protetta. Cinquanta milioni di euro per dare sfogo “legale” a chi si lancia nelle corse clandestine. La protesta di Legambiente

Rombano i motori fra le colline marchigiane. A Cingoli, comune in provincia di Macerata, il sindaco Gianfilippo Bacci vuol costruire un autodromo. «Chi ha la passione dei motori – spiega il primo cittadino – non ha la possibilità di darle libero sfogo se non illegalmente. Poi non ci lamentiamo se sulla Valnerina
Cingoli, la valle dell’autodromo
La valle dell’autodromo
vengono organizzate corse clandestine».

I costi dei lavori, 50 milioni di euro, li mette un privato ma gli ambientalisti insorgono lo stesso: l’area interessata è limitrofa al Sito di interesse comunitario di Macchia delle Tassinette. «Sulla fiancata del monte – riprende Bacci – le attività estrattive causano molti danni al bosco, però nessuno si lamenta. Mentre si attacca l’autodromo previsto sul fondovalle in una zona, la valle di Magliano, tra le più degradate e dove abbiamo già previsto una piantumazione di alberi. Il motociclismo – conclude Bacci – influisce positivamente sul turismo. Abbiamo una pista da motocross, ora ne serve una per le gare su strada».

«Non siamo totalmente contrari all’autodromo – ribatte Paola Ippoliti di Legambiente – però chiediamo che venga realizzato in un sito più idoneo. Un impianto del genere nella valle di Magliano – conclude la Ippoliti – è una follia». Per ora la questione è ferma ai box: il progetto necessita di una variante urbanistica approvata dal consiglio comunale ma in attesa della Valutazione di impatto ambientale. Intanto c’è chi scalda i motori.

LE OSSERVAZIONE DEL CIGNO
I punti deboli del progetto secondo Legambiente Marche e il circolo “Il Nibbio”

Vincoli ambientali. A soli 200 metri dall’area interessata si trovano i confini della macchia delle Tassinete di pregio ambientale. L’area è classificata come “zona agricola montana” ed è contigua ad un ambito “di salvaguardia paesistico”.
Inquinamento acustico. L’autodromo punta a una valorizzazione rumorosa del territorio e annulla gli sforzi effettuati togliendo ogni futura possibilità di fruizione dolce della zona.
Dissesto. I lavori comporteranno un movimento di terra la cui entità non è ancora definita.
Turismo. A Cingoli quello da sostenere è di tipo naturalistico e gastronomico.

11 dicembre 2007

di GABRIELE GIANGIACOMI 

Non ci siamo, si cerca di far usare meno le macchine, poi ci tagliamo i maroni sa soli, in una vallata del genere l’unica cosa che farei costruire è un cavallodromo 

io

La foresta non è più sola

2 Dic

 

La foresta non è più sola

Da un paio di giorni a questa parte la foresta argentina e tutti i suoi abitanti hanno un alleato in più. Si tratta del progetto di legge approvato dal senato, poi sarà la volta della Camera, che obbliga tutte le province del paese sudamericano a definire zone protette e a regolare le attività che gravitano intorno alla foresta, da quella agricola all’allevamento.

Buone nuove. Le buone notizie, però, non si fermano qui. La legge prevede anche la moratoria per un anno del disboscamento, fino a quando cioè non saranno ben delineate le aree da proteggere e non saranno decise le misure da adottare in futuro. La notizia ha fatto presto il giro dei paesi latino americani soprattutto perché in tutta l’area è considerata una vera novità. “C’è una legge simile in Paraguay, ma si riferisce solo ad alcune zone. In Brasile le aree protette sono solo il frutto di accordi fra governo e alcune imprese. In Cile, invece, è in discussione un progetto simile a quello argentino”, racconta Hernan Giardini, di Greenpeace. “In tutto il Sud America non esistono leggi dalle stesse caratteristiche” dice ancora Giardini che aggiunge: “Una moratoria totale dei permessi per disboscare in tutto il paese è una novità assoluta”.
La legge sembra essere arrivata al momento opportuno. Negli ultimi cento anni, infatti, in Argentina sono stati distrutti i due terzi delle foreste. E le cose negli ultimi tempi non andavano per il meglio. Secondo un calcolo della segreteria per l’Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile ogni anno andavano distrutti 300 mila ettari di foreste. Al ritmo quotidiano di aree grandi come quaranta campi da calcio.

Il bastone fra le ruote. Nonostante la legge sia stata approvata con il benestare della maggioranza del Senato (presumibilmente avrà vita facile anche alla Camera) qualche resistenza è arrivata da parte dei rappresentanti delle province del nord del Paese, quelle dove si concentrano le foreste, maggiormente interessate dal provvedimento. Ma anche i più critici analisti si sono trovati in accordo con la misura, tanto che ne hanno elogiato anche l’aspetto sociale oltre a quello ambientale. La mancanza di controlli e il disboscamento indiscriminato avevano messo in serio pericolo le comunità indigene della zona, che basano il loro sostentamento sulla caccia e sulla raccolta dei frutti della foresta.

Ecosistema unico. “Siamo in una situazione d’emergenza. Non abbiamo molto tempo per costruire un ordinamento ambientale della zona, per proteggere la foresta. Corriamo il serio rischio che sparisca”, racconta Eugenia Di Paola, direttrice della Fundacion Ambiente y Recursos Naturales. “La foresta argentina è unica. E’ così da sempre. Per questo la nuova legge è un passaggio cruciale per proteggerla”, aggiunge la direttrice. Sicuramente l’esempio argentino farà da traino alle decisioni in materia ambientale che saranno prese in futuro da altri Paesi. Così i 30 milioni di ettari di foresta argentina protetta non si sentiranno soli.

Autore Alessandro Grandi

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